Settembre — Maggio
Danza
Moderna e Contemporanea
Francesca De Vellis
Settembre – Maggio
Danza Moderna
Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera eseguita spesso in spazi non teatrali.
La definizione di “moderna” o “nuova danza”, si deve al fatto che presenta caratteristiche in contrasto con il balletto classico; spariscono lo sfarzo dei costumi e delle scenografie, spesso ridotte ad uno sfondo monocolore o a pochi, semplici elementi di scena.
La danza moderna non rifiuta l’utilizzo innaturale del corpo, tuttavia preferisce movimenti lineari: si valorizzano il gesto e il movimento che esprimano la personalità del danzatore a partire dalla naturalità.
Danza Contemporanea
Prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee, che talvolta comprendono anche la recitazione. A seconda della storia del territorio in cui la danza contemporanea si sviluppa, la ricerca si concentra su aspetti diversi: in Europa, ad esempio, si nutre un’attenzione maggiore alla drammatizzazione.
Il ruolo del danzatore è cambiato nella danza contemporanea: un danzatore spesso autore di sé stesso, al quale il coreografo lascia più spazio creativo rispetto al passato.
Il coreografo contemporaneo delega spesso al danzatore la creazione di frasi coreografiche, che poi assembla e inserisce in un contesto e in uno spazio. Per fare ciò, l’improvvisazione diventa uno strumento indispensabile per la creazione coreografica, una tecnica di ascolto del proprio corpo e dell’ambiente, una vera e propria espressione del movimento naturale.