Quando si assiste a un musical, si è travolti da stimoli differenti, che ci fanno immergere in modo profondo nello spettacolo che si sta svolgendo sul palco. Allo stesso modo, quando si partecipa attivamente a un musical e lo si mette in scena, tutto il corpo è coinvolto nella performance. Per questa ragione, scegliere una scuola specializzata nella preparazione al musical come KAAST è una scelta particolarmente adatta a chi sta crescendo e ha bisogno di allenarsi a esprimersi con modi e linguaggi differenti. Fra i vari linguaggi, ce n’è uno in particolare che più degli altri rende visibile il legame fra anima e corpo, linguaggio verbale e non verbale: la danza.
La Scuola KAAST, situata a Rivoli (TO), e specializzata proprio nel preparare le più giovani e i più giovani all’arte complessa del musical, propone diversi corsi di danza, pensati appositamente per dare la possibilità di esprimersi in modo pieno attraverso il corpo, integrando questa fondamentale competenza con il canto e la recitazione.

Le piccole ballerine del corso di Danza Classica della Scuola KAAST
L’insegnante: Francesca De Vellis
Abbiamo intervistato Francesca De Vellis, coreografa e insegnante referente dei nostri corsi di danza, per scoprire cos’è per lei la danza e a chi la consiglia.

L’insegnante, danzatrice e coreografa Francesca De Vellis
Francesca, com’è iniziato il tuo legame con la danza?
Pratico danza da 20 anni e non ho mai smesso.
Fin da bambina, la danza è stata il mio linguaggio, il mio modo di esprimermi. Ho iniziato il mio percorso studiando danza classica presso la Scuola di Danza Loredana Furno, approfondendo la disciplina con maestri di grande esperienza. Con il tempo, ho ampliato la mia formazione studiando con insegnanti di rilievo come Valeria Palma, Cristina La Rivera, Elisa Pitzalis per la danza classica, Silvia D’Aries per la danza contemporanea e Ioulia Sofina per la danza di carattere.
Negli anni successivi, ho proseguito il mio percorso di crescita partecipando a stage e masterclass di danza classica e contemporanea con docenti di fama internazionale, tra cui Giulia Menicucci, Elena Lobetti Bodoni, Michele Merola e molti altri. Ho avuto l’occasione di approfondire il metodo Vaganova con Ludmill Cakalli ed Elena Lobetti Bodoni e il metodo Cecchetti con Sonia Villani, arricchendo così il mio approccio tecnico e didattico.
Oggi, oltre all’insegnamento, mi occupo del coordinamento dei corsi e della coreografia per gli spettacoli di musical della Scuola KAAST.
C’è uno stile di danza che senti particolarmente tuo?
Sì, penso che se dovessi scegliere direi la danza classica. Per me è la sintesi perfetta tra disciplina e libertà. La sua rigidità, quel controllo assoluto sul corpo, fin da piccola mi dava una sensazione di sfogo. Ogni movimento, ogni posizione, sembrava raccontare una storia e allo stesso tempo mi permetteva di liberarmi interiormente. Ancora oggi è come una seconda pelle, una struttura che mi aiuta a dare forma ai miei sentimenti.
Inoltre la danza classica è fluidità, armonia e coordinazione e completa il musical: ai ragazzi del corso insegno almeno una base di Danza classica per poter affrontare la mia disciplina!
Parlando di questo, come ti sei avvicinata al musical?
L’ultimo anno di superiori ho conosciuto il primo gruppo ‘Teen’ di musical di Pietro, facente parte del laboratorio teatrale “Facciamo che io ero…” dedicato a bambine e bambini fra gli 8 e i 14 anni. Avevano bisogno di una coreografa per il nuovo musical da mettere in scena e creare per loro è stata fin da subito una sfida eccitante.
Nel musical, infatti, la danza non è solo un elemento estetico, ma svolge una funzione narrativa fondamentale. Ogni coreografia è pensata per comunicare emozioni, sviluppare la trama o esprimere il conflitto interiore dei personaggi e la danza deve aiutare a raccontare la storia in modo più immediato e coinvolgente rispetto alla sola recitazione, trasmettendo sensazioni e stati d’animo che le parole da sole non riuscirebbero a rendere.
Il risultato?
Mi sono innamorata subito sia dei ragazzi sia della disciplina musical: coreografare su una canzone è stato liberatorio, ma soprattutto insegnare ad adolescenti è stato soddisfacente e mi sono sentita davvero realizzata.
Per questo hai scelto di fare parte della Scuola KAAST?
Esatto. L’anno successivo dovevo decidere se fare l’università o continuare sulla strada artistica e ho deciso di investire su un percorso che mi permettesse di realizzarmi come danzatrice e come educatrice. Insieme a Pietro abbiamo fondato la Scuola KAAST nel 2014 e oggi ne sono Presidente.
Posso dire di aver dedicato la maggior parte della mia vita a questa scuola!
Io e Pietro abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare dove siamo adesso, ma, anche grazie alla danza, ho imparato a non gettare la spugna e a guardare oltre, sempre più avanti.
Le scelte giuste non sono le scelte più semplici.
Oggi, dopo tanti anni di lavoro nelle scuole, con bambini e ragazzi, ho deciso di iniziare un percorso universitario in Scienze dell’educazione e formazione per continuare la mia crescita in questo ambito, per me fondamentale. Contemporaneamente, mi occupo dell’insegnamento della danza classica nella fascia di età dai 7 ai 10 anni e collaboro con la collega Veronica Forioso, danzatrice e formatrice di grande esperienza. Utilizzo un approccio “ludico”, che permette a chi si approccia per la prima volta alla danza classica di raggiungere gli obiettivi di percorso e di crescere, ma attraverso dei giochi e in modo leggero. Per quanto riguarda il moderno, mi occupo invece del gruppo avanzato e con le ragazze e i ragazzi del corso facciamo un lavoro più sperimentale, che ci ha portato per esempio a costruire una performance multisensoriale con Plato, produttore, arrangiatore e sound designer, realizzatasi qualche mese fa alla Maison Musique di Rivoli (QUI potete trovare le foto della serata, realizzate da Salvatore Franzé). Infine, insieme ai docenti delle altre discipline coinvolte, mi occupo del corso di musical, il fiore all’occhiello della nostra Scuola.
Lavoro, studio, programmazione e coordinamento, fare coincidere tutto è difficile ma non impossibile. D’altra parte la mia filosofia è: tutto può accadere se ci credi!

Le ragazze del corso di Danza Contemporanea
DETTAGLI DEI CORSI
Dove: Scuola KAAST, Viale Nuvoli 5/B, Rivoli (TO)
Quando: Da settembre a maggio, con lezioni settimanali variabili a seconda del gruppo
Chi: Chi desidera imparare a esprimersi e raccontare storie anche con il movimento, non solo con le parole. Dai 6 anni in su.
Insegnante: Francesca De Vellis
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